Il campione del mondo si prende anche il GP degli Stati Uniti. Alla Red Bull il Mondiale costruttori.
L'olandese ha preceduto Hamilton - superato a 5 giri dalla fine - e Leclerc. Sfortunato Sainz, subito out.
AUSTIN - È successo un po' di tutto ad Austin, in Texas, dove Max Verstappen si è confermato un cannibale insaziabile andando a cogliere il 13esimo successo stagionale (su 19 GP). L'olandese della Red Bull, che in Giappone aveva già chiuso il discorso Mondiale prendendosi il secondo titolo con ampio anticipo, ha preceduto Lewis Hamilton - superato a 5 giri dalla bandiera a scacchi - e Charles Leclerc, risalito dalla 12esima posizione in griglia di partenza.
Altra giornata di gloria per la Red Bull che, anche grazie al quarto posto di Perez, ha chiuso i conti anche per il titolo costruttori proprio il giorno dopo la scomparsa di Dietrich Mateschitz, co-fondatore del marchio per il quale è stato osservato un minuto di silenzio prima del via.
La gara, corsa davanti agli oltre 150'000 spettatori che affollavano gli spalti, ha visto l'immediata uscita di scena di Carlos Sainz, che con la sua Ferrari scattava dalla pole. Lo spagnolo, sfortunato, è stato costretto al ritiro dopo essere stato toccato in partenza da Russell.
Da notare che Verstappen, che con 13 vittorie eguaglia il record di Schumacher e Vettel, è stato anche più forte di un imprevisto tecnico durante una sosta ai box, quando - al 36esimo giro - ha perso parecchio tempo per un problema alla pistola degli pneumatici venendo anche passato da Leclerc.
Da segnalare infine che la prova è stata anche caratterizzata da due Safety Car ravvicinate. La prima volta al 18esimo giro dopo un testacoda di Bottas, la seconda subito dopo la “ripartenza". Coinvolti nell’incidente Stroll e Alonso, con la monoposto dello spagnolo che è quasi decollata (ruote anteriori staccate da terra). Alonso, dopo essere tornato ai box, ha potuto completare la gara chiudendo anche al settimo posto.